Un altro appuntamento con l’archeologia culinaria delle Massaie moderne, nella personcina di Samanta Cornaviera, per le amiche Abalush.
Nel luogo che più ci rappresenta, che più ci sollazza.
La cucina?
No, mie care, la cantina!
Mi fregio di essere una massaia veneta (montanara, bellunese misto friulana), quindi particolarmente sensibile all’argomento vino. Un’attitudine, direi.
Non bisogna per forza consumarne tanto, l’importante è che sia buono e, ancora meglio, condiviso allegramente con amici e chiacchiere.
Non si è mai prodotto vino in provincia di Belluno. Almeno fino al 2009, quando hanno deciso di includere nel disciplinare che regolamenta le zone di produzione del Prosecco DOC nella parte più a sud, vicino a Feltre. E poi c’è il vino più alto d’Italia, nei dintorni di Cortina, il Vigna 1350, progetto interessante dei Bisol di Valdobbiadene. Confiniamo a sud con la provincia di Treviso, terra fertile, ricca di industrie importanti e, sopratutto, vocata all’arte del vino. E fra tutti i vini che questa terra offre, il Prosecco è di certo il più famoso e il più consumato.
Prosecco a gogó, fin da giovani, per ogni evenienza, festa, sagra o riunione. Buono, mediocre, osceno. A litri, al calice, in bicchieri di carta, sfuso.
Quasi uno di famiglia.
Per questo e molto altro, sono particolarmente lieta di andare a LIBRI IN CANTINA a Susegana il prossimo sabato. Mi troverete alla Cantina Collalto alle 17.
Sobria, lo prometto.
Date un’occhiata al programma e ai posti scelti per questi eventi, ne rimarrete rapiti!