Ve l’ho già detto che domenica prossima sarò ad Alba per la Fiera del tartufo bianco?! Se siete facebukkiani amici delle Massaie o di me medesima, già l’avrete letto. Ma qua le cose si stanno piacevolmente complicando… perché dalla Lepre alla D’annunzio (1914, Jarro), che prepareremo domenica prossima assieme ad Ugo Alciati, è già nato un video, che integrerò allo showcooking, e un progetto che pian piano si sta allargando, ingrandendo, debordando.
Spero non oltre le mie capacità.
Uh, l’ansia.
Mi ci vuole un cordiale.
Io mi sto preparando per domenica, leggendo e studiando il contesto storico (inizio della prima guerra), la storia di D’annunzio (che ha fatto giusto due o tre cosette nella vita…), di Suor Intingola , di Jarro e i suoi Almanacchi…
Ma non preoccupatevi, non si tratterà di una lezione seriosa e noiosa, ci sarà Ugo e la sua arte culinaria e io con gli aneddoti ed intrecci gastronomici di inizio XX secolo.
E poi, sopratutto, assaggeremo la lepre, che racchiuderà in sé un mondo di cose buone. E il Tartufo. Bianco. Di Alba.
Il tartufo più buono del mondo tartufato, direbbe il Vate.
Che personaggio incredibile e stupefacente (in tutti i sensi), il nostro D’annunzio! Scrittore, poeta, giornalista, amatore, cocainomane, pubblicitario, autore di canzoni in dialetto napoletano, massonico, patriota, guerriero, beffardo, approfittatore, debitore, creatore di neologismi…
Ha fatto, detto e pensato di tutto. E con il cibo? Che rapporto aveva?
E’ curioso pensare che una personalità così complessa, difficile e creativa, amasse più di tutto mangiare le uova. Il cibo più semplice e più ricco di simbologie che esiste al mondo.
Ve lo racconto domenica prossima, alle 11, al Cortile della Maddalena.
Qui tutte le informazioni.
Samanta
p.s.: A proposito, avendo perso i contatti della newsletter per problemi accorsi al server, vi pregherei di iscrivervi alla newsletter.
Ne mando due all’anno, tranquille.