Auguri a La cucina italiana che compie oggi i suoi primi 85 anni! Per l’occasione, abbiamo realizzato anche un video (uno dei tanti che trovate sul sito) con il piatto presente nel numero di dicembre (del 1929 e del 2014): il Vitello alla rinascente. Buonobuonobuono. Grazie a Fabio Zago, chef de La cucina italiana, il Pettini del 2000.
Samanta Cornaviera
Pochi altri riviste al mondo possono vantare una storia lunga 85 anni, quindi permetteteci di festeggiare! Molte di voi custodiscono le copie del nostro giornale come un vero tesoro, tramandate da generazioni o collezionate con pazienza. Fa parte della famiglia, è di casa, da tanti anni.
Il primo numero de La cucina italiana, giornale di gastronomia per le famiglie e per i buongustai viene dato alle stampe dalla Società anonima Notari di Milano il 15 dicembre 1929. Pensato per un pubblico facoltoso, al costo di 50 centesimi promette di parlare di cucina in maniera colta e mai banale, approfittando dell’aiuto e delle ricette di numerosi personaggi illustri, amici di Umberto Notari e della moglie Delia, direttrice e vera anima del giornale. Ne “la rubrica della massaia moderna”, presente in prima pagina, Delia dibatte sulla “decadenza della cucina familiare”, asserendo che la donna deve ridare la giusta importanza all’arte culinaria, che è il nesso essenziale dell’unione della famiglia. Più massaia e meno signora, questa era la missione. Le due cause principali di questa decadenza, secondo Delia, erano il poco tempo che “il turbinoso ritmo della vita moderna” lasciava alle relazioni familiari e la “mania di magrezza” dilagante. Non sembra così diverso dal quadro odierno, vi pare? Di sicuro ci vuole tempo ed esperienza (o una buona cuoca a disposizione) per fare questo Vitello alla Rinascente, forse dedicato al grande magazzino milanese il cui nome fu inventato nel 1917 da D’Annunzio, da sempre sinonimo di eleganza e bella vita.
Di certo non è “una creazione modesta” come è scritto nella ricetta, ma, secondo Delia, “in cucina la disdetta esiste ma la fortuna no. La buona riuscita dipende dalla conoscenza dell’arte di cucinare.”
Se avete voglia di leggere il primo numero, non dovete fare altro che andare qui, nel sito dell’Academia Barilla.
Auguri Massaie!