L’articolo delle Massaie moderne nella rubrica “Ieri e oggi” de La cucina italiana di Giugno 2014.
Uno degli aspetti più interessanti del nostro archivio storico, oltre a definire sommariamente l’evoluzione negli ultimi 85 anni delle nostrane abitudini mangerecce, è la sorpresa di trovare ricette, fotografie e interviste di molti personaggi che hanno animato la scena culturale e artistica italiana del ‘900: Ettore Petrolini, Marinetti, Vittorio Gassman, Carlo Carrà, Lucio Fontana, Grazia Deledda, Alberto Sordi, Giulietta Masina… La lista è lunghissima e davvero sorprendente. Ermanno Olmi, maestro del cinema italiano, l’ho trovato in questo numero del ’69, nella rubrica, “I Gentleman chefs” che mensilmente presentava persone e personaggi –imprenditori, attori, sportivi – in chiave gourmet. Olmi, quasi 40enne, ancora lontano dal grande successo de L’albero degli zoccoli (1978) ma già regista affermato, si dimostra padre e marito affettuoso, lavoratore infaticabile ed esperto cuciniere. Di ceppo contadino, Olmi non dimentica il gusto della semplicità, ama le minestre (“la minestra è la biada dell’uomo”, sentenziava la nonna), i risotti e si diverte a cucinare piatti estemporanei per se e i suoi compagni di ventura dopo le lunghe giornate di lavoro, nel cucinino del suo studio. Sono nati così gli Spaghetti del magütt (con gorgonzola e burro) e il Merluzzo alla Olmi, “scoperti una delle tanti notti ad ore antelucane, furono preparati con tutto quel che c’era: vino bianco, senape, rosmarino, noce moscata, olio, burro, anche un pizzico di cannella. La ricetta si rifà a memoria, cercando di captare ancora le sfumature di quell’estro già trascorso: i risultati sono buoni, tuttavia pare non siano all’altezza dell’iniziale momento creativo.”
Chissà se a noi è riuscito l’intento di catturare il gusto primigenio. Nel dubbio, possiamo solo accertarne la bontà: un piatto a regola d’arte
COPERTINA LA CUCINA ITALIANA giugno 1969/2014
