Mie care Massaie, qui ci vuole un dolcetto per rinfrancarci con il mondo. Che corre troppo in fretta, per i miei gusti.
Sto lavorando ferocemente sul progetto di una mostra con le ricette d’antan, che coinvolge nomi importanti e che necessita di molti danè perché possa prender vita. Incrociate le dita per me, massaie, e che l’Amedeo me la mandi buona.
Nel frattempo, eccovi l’articolo di Ieri e oggi di gennaio da La cucina italiana.
La forza del burro sia con voi.
Samanta
Per scrivere la ricetta di questo dolce, la fedele abbonata Giulia Vigliotti si è probabilmente ispirata alla zuppa inglese, il dolce italiano di origini antiche, codificato alla fine dell’800 da Pellegrino Artusi. Pasta lievitata o savoiardi, bagna alcolica, marmellata o frutta, crema: le componenti sono le stesse, cambiano pochi elementi e il modo di servirla, in questo caso in coppa. L’uso del caffè presuppone una certa agiatezza della fedele abbonata, visti i tempi di autarchia e la non facile reperibilità di taluni ingredienti. La Spuma 900 è contenuta nella rubrica “La collaborazione fra le abbonate” che serviva a mettere in comunicazione diretta le lettrici e la redazione, in un’incessante dare/avere di ricette e consigli. Era curata dalla futurista direttrice Fanny Dini, che partecipò alla marcia su Roma nel ’22, scrisse libri con diversi pseudonimi (Mascotte, ad esempio) e fece parte de La cucina italiana dal primo numero del 1929 all’ultimo del luglio ’43.
Nello stesso numero, firma anche l’articolo “Il segreto della felicità”, dove Fanny si augurava che diventasse obbligatorio per tutte le donne italiane la frequenza di un corso di cucina, perché “se la cucina funziona bene ed è diretta da una donna intelligente, il benessere che ne promana si propaga a tutta la casa”. Il regime richiedeva donne forti e decise, ma servizievoli e remissive, al servizio del bene supremo: la Patria. “Non son più tempi in cui l’argomento “cucina” poteva far arricciare il delicato nasino di qualche poco intelligente signorina.”
Per non lasciar nulla di intentato, eccovi la copertina del numero di gennaio 1938 e la pagina della rubrica La collaborazione delle abbonate con la ricetta in questione.
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